L'uomo inquieto
Henning Mankell [Mankell, Henning]In una fredda giornata d’inverno, Håkan von Enke, alto ufficiale di marina ora in pensione, scompare durante la sua abituale passeggiata mattutina a Stoccolma. Un caso che tocca da vicino il commissario Wallander. Von Enke è il futuro suocero di sua figlia Linda, il nonno della sua nipotina, e di recente gli aveva confidato aspetti soprendenti di un dramma politico-militare risalente a più di due decenni prima, quando sottomarini sovietici erano stati avvistati in acque territoriali svedesi. Kurt Wallander è vicino a un grande segreto della storia del dopoguerra. La sua lotta incessante alla ricerca della verità è ora l’impegno di un uomo che sta facendo i conti con la propria vita assediata da ombre minacciose, e che, talvolta deluso dai colleghi e dal sistema, ritrova il calore e gli affetti della sua famiglia. Con questo ultimo episodio che chiude definitivamente la serie poliziesca che l’ha reso celebre in tutto il mondo, Mankell è riuscito per la critica a creare un capolavoro, un pezzo di grande letteratura sul tema della vecchiaia rivestendolo abilmente delle spoglie del giallo. Kurt Wallander, come scrisse Le Monde «uno dei più bei personaggi tra i romanzi polizieschi contemporanei», è stato per molti tra le figure più riuscite e affascinanti della narrativa di genere dei nostri giorni, aprendo la strada al fenomeno del giallo dalla Scandinavia. Con le sue paure, la difficoltà a mostrare i propri sentimenti, l’eccesso di lavoro e l’alimentazione sregolata, con la sua profonda umanità, continuerà ad avere per i milioni di lettori che l’hanno seguito uno straordinario potere d’identificazione.
Wallander è un personaggio complesso e meraviglioso, ti conquista. E con tutte le sue debolezze, è un poliziotto profondamente umano (Kenneth Branagh)
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SinossiIn una fredda giornata d’inverno, Håkan von Enke, alto ufficiale di marina ora in pensione, scompare durante la sua abituale passeggiata mattutina a Stoccolma. Un caso che tocca da vicino il commissario Wallander. Von Enke è il futuro suocero di sua figlia Linda, il nonno della sua nipotina, e di recente gli aveva confidato aspetti soprendenti di un dramma politico-militare risalente a più di due decenni prima, quando sottomarini sovietici erano stati avvistati in acque territoriali svedesi. Kurt Wallander è vicino a un grande segreto della storia del dopoguerra. La sua lotta incessante alla ricerca della verità è ora l’impegno di un uomo che sta facendo i conti con la propria vita assediata da ombre minacciose, e che, talvolta deluso dai colleghi e dal sistema, ritrova il calore e gli affetti della sua famiglia. Con questo ultimo episodio che chiude definitivamente la serie poliziesca che l’ha reso celebre in tutto il mondo, Mankell è riuscito per la critica a creare un capolavoro, un pezzo di grande letteratura sul tema della vecchiaia rivestendolo abilmente delle spoglie del giallo. Kurt Wallander, come scrisse Le Monde «uno dei più bei personaggi tra i romanzi polizieschi contemporanei», è stato per molti tra le figure più riuscite e affascinanti della narrativa di genere dei nostri giorni, aprendo la strada al fenomeno del giallo dalla Scandinavia. Con le sue paure, la difficoltà a mostrare i propri sentimenti, l’eccesso di lavoro e l’alimentazione sregolata, con la sua profonda umanità, continuerà ad avere per i milioni di lettori che l’hanno seguito uno straordinario potere d’identificazione.
Wallander è un personaggio complesso e meraviglioso, ti conquista. E con tutte le sue debolezze, è un poliziotto profondamente umano (Kenneth Branagh)